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Quanto valgono i tuoi dati? 2 consigli e mezzo per metterli in sicurezza

Ma se vi domandassimo: quanto valgono i vostri dati informatici (costituiti ad esempio dalla posta elettronica, dai dati contabili e fiscali, dai fogli di calcolo e dai semplici documenti di word)? Scommettiamo che in pochi saprebbero rispondere subito, per quanto la domanda potrebbe essere più banale. Essi sono una parte del tutto, però mai come ora i due valori tendono a coincidere. Per esempio il prodotto finito dell’attività di un commercialista o di un avvocato coincide la mole di dati informatici che produce, questo è un dato incontrovertibile.

Il valore dei dati aziendali

Il valore dei dati aziendali

Know how, parco clienti, esperienze, procedure: dati importantissimi per l’azienda e che in certi casi costituiscono proprio il valore dell’azienda. In certi casi potrebbero valere anche più della vostra attività. Per esempio un ristorante che da mesi non riempie più le sue sale da pranzo vale ben poco. Ma le ricette del cuoco, che per anni hanno fatto la fortuna del locale, possono ancora far rivivere l’attività. Magari in un’altra regione/nazione o in un’altra epoca ma quel know how ha comunque il suo valore (superiore quindi a quello dell’attività).

La seconda domanda è: cosa fate per mettere in sicurezza i vostri dati? Probabilmente qualcuno risponderà che fa una copia su una chiavetta usb o su un dvd. Bene, questo non è di certo il sistema per mettere in sicurezza i propri dati. La chiavetta usb è soggetta a smarrimento e rottura e la copia su dvd non ci garantisce che ciò venga fatto con periodicità costante.  Di seguito due consigli (e mezzo) per iniziare a mettere in sicurezza i propri dati.

 

Procedura1)CREATE UNA PROCEDURA DI SALVATAGGIO.
Il primo passo per la messa in sicurezza dei dati è smettere di considerare il salvataggio come una copia affidata allo zelo o buona volontà del singolo. Va SCRITTA una procedura di salvataggio attribuendo compiti e responsabilità precise. Fra l’altro nel caso si conservino dati sensibili di terze parti esiste proprio un obbligo di legge (DL 196/2003) che lo impone.

 

qnap-nas

2)DOTATEVI DI UN NAS (o meglio due).
Questa soluzione è da noi considerata come ottimo sistema di partenza. È un dispositivo di rete (dotato di due o più hard disk) che garantisce la copia in tempo reale dei propri dati collocati all’interno della rete informatica aziendale o anche del semplice ufficio costituito da un solo pc. È considerato un buon sistema di sicurezza in quanto è dotato di un sistema intelligente di copia che si “preoccupa” di trasferire i dati su due o più hard disk in maniera tale che se anche se ne danneggiasse uno ne rimarrebbe comunque “in vita” un altro per permettere il recupero dei dati. È talmente intelligente che ci avvertirà anche del guasto con un’email o un sms. Altra caratteristica degna di nota è che sarà possibile anche delocalizzare i dati. Con ciò intendiamo dire che questo strumento si preoccupa per noi di inviare i dati presso un altro nas che magari si trova a casa propria o presso un’altra filiale aziendale. Questo può preservarci dal rischio di furto, incendio o altra catastrofe naturale che riguardi la sede istituzionale di conservazione dei dati.

ripristino2,5) PIANIFICATE DELLE PROVE DI RIPRISTINO.
Una buona procedura di salvataggio DEVE prevedere delle prove di ripristino altrimenti si corre il rischio di CREDERE che si stanno salvando i propri dati salvo poi scoprire proprio quando il nostro backup è necessario che questo non è stato fatto correttamente quindi non contiene niente!!! Peggio ancora che non avere proprio un backup!

Potremmo scendere ancor più nel tecnico ma lo faremo con un prossimo articolo dove prenderemo in considerazione una soluzione di backup altamente innovative a basata sul cloud. Se magari non intendete aspettare rivolgeteci pure qualche domanda e non mancheremo di spiegare altri aspetti utili e farvi conoscere altre caratteristiche.

Autore: Webmaster

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