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Prank marketing: fare marketing non è (quasi mai) uno scherzo!

 

prank marketing

Prank Marketing

In un nostro precedente post abbiamo parlato di Guerrilla Marketing, cioè di quel particolare modo di fare marketing con budget limitati e alto tasso di creatività, con modalità e contenuti che colpiscono molto l’attenzione e proprio per questo vengono ricordati. Sulla base di questo principio si è sviluppato anche il cosiddetto Prank marketing, ovvero quel particolare tipo di marketing basato su scherzi e situazioni analoghe. Una sorta di candid camera finalizzata a diffondere un certo prodotto. Può essere considerato una variante del Guerrilla Marketing, anche in questo caso il budget è tendenzialmente limitato rispetto a quello necessario per campagne tradizionali. Vediamo i punti chiave di questa variante del Guerrilla Marketing.

1) Si punta sulla reazione emotiva delle persone, siamo naturalmente portati ad immedesimarci, vivere cioè nella nostra immaginazione quella che sarebbe stata la nostra reazione in quella situazione. E’ chiaro che questo fissa nella nostra mente il brand o il prodotto, una tale attenzione è  difficilmente ottenibile in qualunque altro modo.

2) I contenuti hanno un alto tasso di viralità, cioè per loro natura si prestano ad essere condivisi sui social network. La velocità con la quale è possibile diffondere un contenuto Prank è notevole. E’ quindi particolarmente adatta per il lancio di film e serie televisive per esempio, visto che in questi casi la velocità del passaparola è un elemento sempre vincente.

3) Si ride, dal punto di vista del marketing questa è sempre una buona cosa.

Alcuni esempi di Prank Marketing. Nella maggior parte dei casi il filmato non si limita a far vedere lo scherzo in sé:  si parte dal backstage, cioè da  come è stato realizzato lo scherzo, come si è lavorato per ottenere il risultato finale, i dettagli, il trucco, l’infrastruttura. Si racconta una storia quindi, elemento sempre vincente nel marketing.

1) Prank per la promozione del telefilm The Walking Dead. Si parla di Zombie, questi sbucano all’improvviso da una grata, esattamente come fanno nel telefilm, terrorizzando i poveri passanti. Lo spettatore vede persone normali che si trovano in una situazione simile a quella che vivono i protagonisti del telefilm: questo è quanto di più coinvolgente si possa sperare, fondamentale per un telefilm che di solito deve il suo successo proprio al coinvolgimento.

2) Prank per la promozione del televisore LG Ultra HD. Viene installato al posto di una finestra e viene trasmesso l’impatto di un meteorite mentre il soggetto sta sostenendo un colloquio di lavoro, quindi è già in una situazione emotivamente alterata. Il messaggio è chiarissimo: il televisore ha una risoluzione talmente alta da risultare verosimile e credibile anche per un evento che ha una bassissima probabilità di verificarsi.


3) Prank per il film “Carrie” che parla di una ragazza con dei poteri di telecinesi. E’ ambientato in un bar e realizzato magistralmente, la bocca spalancata degli avventori la dice lunga sul risultato finale, il filmato su YouTube ha avuto più di 50 milioni di visualizzazioni.

4) Prank per il deodorante della Nivea, definito StressTest. Dei passeggeri prendono un taxi, all’improvviso una celebrità (attore, cantante) fa irruzione nel taxi che viene inseguito dai paparazzi. Al culmine dell’azione e della concitazione qualcuno chiede al passeggero “stai sudando?” e tira fuori il deodorante Nivea. E’ singolare il fatto che qualcuno dei passeggeri, dopo un iniziale momento di rifiuto, si trova molto bene nei panni di nuova fiamma della celebrità, anche troppo diremmo, altri invece continuano a ripetere che sono sposati o che devono andare al lavoro. Persone diverse, reazioni diverse, è questo che è vincente.

5) Variante del numero 4, sempre della Nivea, sempre StressTest. In questo caso le vittime vengono messe sulla prima pagina dei giornali come ricercati e pericolosi, un annuncio della loro descrizione viene diramato da un altoparlante dell’aereoporto mentre anche il telegiornale si occupa di loro.

Qual’è secondo voi il prank più efficace fra questi analizzati? Vi invito a stilare la vostra personale classifica nei commenti e segnalarne anche altri che magari avete scovato in rete. Magari li inseriamo in un secondo post che dedicheremo a questo nuovo modo di fare marketing.

Autore: Webmaster

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